“Noi abbiamo detto a Cernobbio che abbiamo tutte le condizioni per irrobustire la crescita che stimiamo l’1,6% nel 2016. Ma per adesso siamo davanti una crescita, a una ripresa ancora senza slancio, perchè non sono stati fino ad oggi aggrediti e soprattutto realizzati i problemi che da troppo tempo affliggono il nostro Paese”. Così da Bari il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli a proposito della crescita economica del Paese.
“Il nostro ufficio studi – ha detto Sangalli – evidenzia che i deficit di legalità e infrastrutture, gli eccessi di burocrazia e di carico fiscale rendono di fatto il nostro Paese fermo, penalizzando soprattutto il Mezzogiorno e costano ad ogni cittadino 3.800 euro l’anno. Ma questo non possiamo permettercelo. Certo – ha sottolineato – va riconosciuto al governo di aver fatto alcuni passi importanti lungo la giusta direzione delle riforme, però secondo noi oggi è arrivato il tempo di intervenire con più coraggio e determinazione per ridurre la spesa pubblica improduttiva e il carico fiscale su famiglie e imprese. Questa – ha chiarito Sangalli – è la sfida che il governo deve raccogliere e soprattutto deve vincere. La nostra proposta è quella di scongiurare definitivamente il ricorso alle clausole di salvaguardia e allo stesso tempo di destinare alla riduzione dell’Irpef tutte le risorse derivanti dall’abbattimento di sprechi, inefficienze nella spesa pubblica e dal recupero di evasione ed elusione”.